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                                 XVII LEGISLATURA
Resoconto stenografico dell'Assemblea  

Seduta n. 375 di mercoledì 11 febbraio 2015

  • WALTER RIZZETTO. 

Grazie Presidente. Colleghi, Ministri, sottosegretari, Presidente, io ho ascoltato con attenzione il dibattito che, sino ad ora, si è svolto all'interno di quest'Aulae  ho ascoltato con altrettanta attenzione le parole del presidente Speranza. I latini ricordavano spesso la locuzione, la frase nomen omen, il nome è un presagio. Bene, signori della maggioranza, questa speranza non esiste più: non esiste di fatto più ! Noi non possiamo permetterci, Presidente, di vivere, dentro quest'Aula, una riforma costituzionale – il presidente Pisicchio prima ricordava che noi in questo frangente siamo costituenti – nel modo nel quale l'abbiamo vissuta nelle ultime settimane. Abbiamo visto tumulti, abbiamo visto prese di posizione ampie, prese di posizione che non si potevano sopportare.
Non è pensabile, deputati, che la riforma costituzionale sia approcciata in questo modo. Per quanto riguarda le aperture, non le abbiamo viste, Presidente. Di apertura abbiamo visto qualche pausa, in seno all'esame di questa riforma costituzionale, fatta di qualche ora, fatta di qualche mezz'ora, per convocare delle riunioni delle Conferenze dei capigruppo farsa, per poi non arrivare, di fatto, a quello che negli intenti era nelle more della Conferenza dei capigruppo, era nelle more dei deputati che vi sedevano e, in questo contraddittorio, in Aula è stato fatto esattamente il contrario.  Non condividiamo, quindi, né il merito, né tantomeno il metodo che è stato utilizzato. Lo scontro, di fatto, è stato troppo ampio, troppo forte per non arrivare a questo punto di non ritorno.  Non serviva, signori, esasperare a tal punto le opposizioni. Attenzione: opposizioni responsabili, quale Alternativa Libera, che si è presa la responsabilità di restare in Aula e di votare, a differenza di altre opposizioni becere, che sono restate in Aula ma non hanno avuto neanche il coraggio di votare contro questa riforma costituzionale; opposizioni becere, Presidente, che anche nelle ultime due settimane hanno dimostrato il poco valore politico, che per due anni non sono riuscite a dimostrare, incidendo politicamente all'interno della Camera dei deputati con il 25 per cento dei voti del Paese; opposizioni becere, che, anche questa mattina, con un attacco strumentale e vigliacco nei confronti
di una nostra deputata – strumentale e vigliacco nei confronti di una nostra deputata – hanno dimostrato il proprio valore, un valore che è prossimo allo zero, Presidente ! 

(Applausi dei deputati dei gruppi Misto-Alternativa Libera, Partito Democratico, Scelta Civica per l'Italia, Misto-MAIE-Movimento Associativo italiani all'estero-Alleanza per l'Italia).E io prendo questa possibilità di intervento, Presidente, per dire a tutta l'Aula che Alternativa Libera sarà opposizione, ma sarà un'opposizione responsabile. Noi dialoghiamo con chi ci sta, Presidente. Non possiamo farlo, evidentemente, in seno a questa riforma costituzionale che, come prima ho detto, non condividiamo. Non dialogheremo, però, Presidente, con nessuno che invia squadracce per non fare passare, attraverso le strade, le persone. Non dialogheremo con nessuno, Presidente, che in modo strumentale riesce, come prima detto, e lo ripeto, a non valere assolutamente nulla all'interno di quest'Aula (Applausi dei deputati dei gruppi Misto-Alternativa Libera, Partito Democratico, Scelta Civica per l'Italia).  Presidente, tutti questi passaggi – non siamo nati ieri – sono volti, in maniera assolutamente dittatoriale, a cercare di spegnere ogni alito, ogni alito, e ogni sussulto di parola all'interno di un gruppo parlamentare, che non è più quello che è stato fino a tre o quattro anni fa e a cui noi avevamo creduto.  Presidente, noi ci allontaneremo dall'Aula in questo momento, rinnovando il fatto che, rispetto ai temi, Alternativa Libera c’è, e c’è nei confronti di coloro che vogliono dialogare con noi. Purtroppo Presidente, e chiudo veramente questo intervento, durante la seconda guerra mondiale Goebbels affermava e scriveva: «Menti, menti e menti. Qualcosa resterà». Chi questa mattina e in queste settimane ha mentito in maniera subdola si prenderà le responsabilità di tutto quello che ha fatto. Grazie Presidente.
  
  • PRESIDENTE.

Grazie on. Rizzetto. 

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