Il m5s ha vietato le candidature, a Vicenza e Siena, ed interdetto l'uso dei propri simboli, ai loro propri iscritti. Alcuni hanno subìto fatalisticamente questa prevaricazione, ma i più si sono ribellati. A Siena i circa 6000 pentastellati sono ammutoliti e frastornati ed il loro leader l’Arch. Luca Furiozzi ha salutato il movimento, dopo 11 anni di militanza, lanciando pesanti accuse ai vertici. A Vicenza, invece, hanno scelto di schierarsi e non rinunciare ad esprimere il loro diritto di voto. Hanno fatto una disanima obiettiva sugli schieramenti ed hanno scelto la coalizione del PD, motivando la propria decisione, con un vero e proprio manifesto politico. Non posso essere d'accordo sulla totalità del manifesto. Sono democratico ed il PD è il Partito più democratico, nella storia politica di questi ultimi 70 anni: tutti abbiamo diritto di parola, ma abbiamo sottoscritto, che la maggioranza è sovrana. Non si può accettare una forza politica, che non ha uno statuto e dei garanti, di spessore, che constantemente, facciano rispettare le regole.
Pertanto Vi sono vicino, per ciò che vi è capitato e sono indignato, quanto Voi. Sono sempre per il confronto con tutti, non importa la loro appartenenza politica, se il confronto è leale ed ha come fine ultimo il bene della nostra Italia e di tutti gli Italiani, soprattutto dei lavoratori, dei soggetti più deboli e delle associazioni di volontariato. Sottoscrivo la parte della Vostra dichiarazione, che riguarda il rigetto delle canditature populiste e Vi ringrazio della vostra scelta di campo. Sono certo che con voi tutti, che coraggiosamente avete fatto una scelta autonoma, potremo continuare a dialogare, sulle cose che ci uniscono. Non so se era nelle Vostre intenzioni, ma questa appassionata presa di coscienza, avrà anche un effetto positivo, sui tanti indecisi e, soprattutto, su coloro che non volevano andare a votare. Su quelli che votano solo ai ballottaggi, che corrono il rischio di perdere la tornata di voto, se uno dei due candidati passerà, al primo turno.
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Blogger suoi articoli compaiono fra l'altro, BlogNews e Blogger. Quando ho ricevuto la prima scheda elettorale ho deciso di occuparmi di politica. Ho deciso di "sposare il PD" per il quale, profondere le mie energie, per crescere personalmente e far crescere il paese non solo Vicenza, o il Veneto o l'Italia, ma l'Europa e tutti gli altri paesi del Mediterraneo e via, via, verso un mondo globale. Partendo dalle ingiustizie e dai vuoti legislativi, sono stato attratto dai problemi dei più deboli, dai difetti costituzionali, anziani, giovani problematici, inclusione, sanità, scuola, lavoro, futuro.
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